Importante! Se è la prima volta che visiti il mio blog, prima di procedere alla preparazione del sapone ricordati di consultare la sezione introduzione, e assicurati di aver utilizzato tutte le precauzioni consigliate al capitolo sicurezza, che trovi nel menù alla tua sinistra.

 

Buona continuazione....

SAPONE EMOLLIENTE ALLA LAVANDA CON NOTE DI LIMONE e PATCHOULI.

Prima di procedere alla produzione del sapone, vi consiglio di leggere completamente questa guida, soffermandovi sulle parti del procedimento che non vi sono chiare ed eventualmente rileggerla. Se avete dubbi o bisogno di altri consigli mi trovate qui…

Questo sapone si produce con il METODO A FREDDO.

Ingredienti fondamentali:

 

  • 130,50 g di idrossido di sodio, conosciuto anche come soda caustica, pura al 98,50 % (NaOH);
  • 150 g di olio di cocco biologico;
  • 100 g di olio di riso (ad esempio marca Scotti);
  • 50 g di olio di germe di grano biologico;
  • 700 g di olio di oliva;
  • 300 g di acqua;
  • 15 ml di olio essenziale di limone;
  • 10 ml di olio essenziale di lavanda;
  • 5 ml di olio essenziale di patchouli;
  • 4 cucchiaini di colorante vegetale viola (facoltativo) .

 

PROPRIETA' DEGLI INGREDIENTI:

 

Olio di germe di grano: 

Fonte naturale di vitamina E, l'olio di germe di grano protegge efficacemente le cellule e i tessuti dall'invecchiamento. Le sue proprietà antiossidanti lo rendono un'efficace protettore dall'inquinamento e dalle aggressioni atmosferiche, mentre la vitamina A ne fa un prezioso alleato per pelli secche e desquamate e per prevenire le smagliature. L'olio di germe di grano non è indicato a chi soffre di allergie specifiche.

Olio di oliva: 

Ha qualità pulenti eccezionali, mantiene la pelle nutrita e morbida, dona al sapone un'ottima consistenza.

Olio di riso:

Contiene il gamma-orizanolo e la vitamina E. Adatto per pelli secche, rende la pelle morbida, ha proprieta' lenitive.

Olio di cocco:

Olio particolarmente apprezzato per le sue proprietà emollienti e nutrienti, riduce considerevolmente la disidratazione della pelle.

 

Olio essenziale di limone: 

Olio essenziale conosciuto per la sua azione drenante, facilita l'eliminazione di ritenzione idrica nei tessuti. Anti-radicali, tonificante e rigenerante.

Olio essenziale di lavanda:

Olio essenziale rigenerante e riparatore per cicatrici e piccole infezioni cutanee. Calmante e sedativo, favorisce il sonno e allontana le tensioni nervose.

Olio essenziale di patchouli:

Olio essenziale raccomandato come tonificante per la circolazione venosa e per le sue proprietà cicatrizzanti e antinfiammatorie. Adatto a chi soffre di cattiva circolazione, cellulite, ritenzione idrica. Cicatrizzante, utile in tutti i casi di affezioni della pelle come acne, eczemi, micosi, dermatosi.

Dove lavorare

Il luogo ideale dispone di un lavello ed un piano di lavoro impermeabile, che, per chi non dispone di un locale lavanderia sufficientemente attrezzato ed ampio, si identifica nella cucina. Abbiate l’attenzione di ricoprire il piano di lavoro con una tovaglia impermeabile, che utilizzerete solo per la preparazione del sapone, oppure, se non avete la tovaglia potete usare dei fogli di carta di giornale o volantini pubblicitari, che provvederete a gettare alla fine dei lavori.

 

Dove lavorare

Il luogo ideale dispone di un lavello ed un piano di lavoro impermeabile, che, per chi non dispone di un locale lavanderia sufficientemente attrezzato ed ampio, si identifica nella cucina. Abbiate l’attenzione di ricoprire il piano di lavoro con una tovaglia impermeabile, che utilizzerete solo per la preparazione del sapone, oppure, se non avete la tovaglia potete usare dei fogli di carta di giornale o volantini pubblicitari, che provvederete a gettare alla fine dei lavori.

 

Dove lavorare

Il luogo ideale dispone di un lavello ed un piano di lavoro impermeabile, che, per chi non dispone di un locale lavanderia sufficientemente attrezzato ed ampio, si identifica nella cucina. Abbiate l’attenzione di ricoprire il piano di lavoro con una tovaglia impermeabile, che utilizzerete solo per la preparazione del sapone, oppure, se non avete la tovaglia potete usare dei fogli di carta di giornale o volantini pubblicitari, che provvederete a gettare alla fine dei lavori.

 

L’idrossido di sodio e la sua soluzione

Dopo aver preparato opportunamente la vostra area di lavoro, indossate immediatamente tutta l’attrezzatura di protezione (guanti, occhiali per occhi e maschera per naso e bocca). Pesate precisamente l’idrossido di sodio (il peso DEVE coincidere esattamente con quello indicato nella ricetta) avendo l’accortezza di utilizzare un contenitore di materiale e volume adatto. Appoggiate la caraffa di pirex sulla bilancia e pesate l'acqua distillata (il peso DEVE coincidere esattamente con quello indicato nella ricetta).  Ora mettete la vostra caraffa con l’acqua distillata nel lavello, ed iniziate a versare lentamente l’idrossido di sodio, mescolando con un cucchiaio per favorire il suo scioglimento nell’acqua. Ora dovrete lasciare la caraffa nel lavello, copritela con un coperchio per evitare che i vapori si diffondano nell’ambiente e monitorate la temperatura con il termometro. Durante tutta questa operazione tenete la finestra aperta per favorire la fuoriuscita di vapori della soda caustica dalla vostra area di lavoro.

 

L’idrossido di sodio e la sua soluzione

Dopo aver preparato opportunamente la vostra area di lavoro, indossate immediatamente tutta l’attrezzatura di protezione (guanti, occhiali per occhi e maschera per naso e bocca). Pesate precisamente l’idrossido di sodio (il peso DEVE coincidere esattamente con quello indicato nella ricetta) avendo l’accortezza di utilizzare un contenitore di materiale e volume adatto. Appoggiate la caraffa di pirex sulla bilancia e pesate l'acqua distillata (il peso DEVE coincidere esattamente con quello indicato nella ricetta).  Ora mettete la vostra caraffa con l’acqua distillata nel lavello, ed iniziate a versare lentamente l’idrossido di sodio, mescolando con un cucchiaio per favorire il suo scioglimento nell’acqua. Ora dovrete lasciare la caraffa nel lavello, copritela con un coperchio per evitare che i vapori si diffondano nell’ambiente e monitorate la temperatura con il termometro. Durante tutta questa operazione tenete la finestra aperta per favorire la fuoriuscita di vapori della soda caustica dalla vostra area di lavoro.

 

Gli oli essenziali

Pesate gli oli essenziali indicati nella ricetta versandoli direttamente in un cucchiaio di plastica monouso.

I grassi 

Pesate tutti gli oli previsti nella ricetta, (il peso DEVE coincidere esattamente con il peso indicato nella ricetta),versateli nella pentola in acciaio inox, la stessa nella quale aggiungerete poi la soluzione caustica. Scaldate a fuoco basso, e, misurate la temperatura, mescolando prima il contenuto così da rilevare una temperatura media.

 

Aggiunta della soluzione caustica all’olio

Verificate le temperature degli oli e della soluzione caustica. Quando queste saranno entrambe a 40° / 45° C, potrete versare la soluzione caustica nella pentola dell’olio, mescolando con il cucchiaio (di acciaio o legno)

Ora potete utilizzare il frullatore ad immersione, frullando il liquido ottenuto per 30 / 60 secondi, terminati i quali, continuerete a mescolare con il frullatore spento per altri 60 secondi. Procedete in questo modo sino a quando avrete ottenuto il nastro.

 

Come riconoscere il nastro

Man mano che mescolerete l’olio e la soluzione caustica, vedrete che questo impasto cambierà di colore e consistenza, diventando sempre più denso e cremoso. Dovrete continuare con il procedimento di miscelazione sino a quando, togliendo il frullatore dal liquido e lasciando cadere un po’ di questo nella pentola, dovrà restare una traccia in superficie per qualche secondo…ecco qui!avete raggiunto il nastro! Ora potrete aggiungere gli oli essenziali e il colorante vegetale viola mescolando per amalgamare tutti gli ingredienti.

 

La forma del sapone

Versate il composto liquido negli stampi che avrete già preparato sul vostro piano di lavoro. Se usate gli stampi in legno o alluminio ricordate di rivestirli con carta da forno. Riponete quindi gli stampi in un luogo fresco e asciutto, in scatoloni di cartone appoggiati su assi di legno (oppure mensole di legno,parquet, sopra l'armadio) lontano dalla portata di bambini, animali e persone non addette, ricoprendoli con delle coperte di lana.

 

Togliete le coperte

Trascorse 24 ore togliete la coperte, lasciando sempre il sapone nello stesso luogo a riposare;

 

Si sforma!

Trascorse 48 ore dalla realizzazione del sapone si puo’ procedere a togliere il sapone dallo stampo, in quanto nel frattempo si sarà sufficientemente solidificato, anche se non del tutto. In questo momento infatti potrete anche procedere a tagliare il sapone in più parti, nella dimensione a voi preferita, ricordate di tenere dei fogli di giornale sull'area di lavoro per non rovinare le superfici.

 

La stagionatura

Lasciate riposare il sapone in un luogo fresco e asciutto, sempre lontano dalla portata di bambini e animali e persone non addette. Per non appoggiare direttamente il sapone sulle superfici di pavimenti e mobili, potrete utilizzare dei listelli di legno o delle scatole di cartone. Riponete sempre uno strato di carta di giornale o volantini pubblicitari sulla superficie che andrà a diretto contatto con il sapone.

 

E adesso???

Aspettate con pazienza! La stagionatura ideale del sapone è di 2 mesi, terminate le quali potrete quindi utilizzarlo.

 

Ma non abbiamo ancora finito … Come puliamo gli attrezzi che abbiamo utilizzato?

Certamente un po’ di residui di ingredienti e di sapone saranno rimasti attaccati sugli attrezzi, e, senza attendere che passi del tempo, dovremo subito procedere alla loro pulizia, per non permettere al sapone di attaccarsi sulle superfici.

Ovviamente, considerato i tipi di materiali utilizzati, non si potranno lavare in lavastoviglie! Ad eccezione della pentola, del frullatore a immersione e del cucchiaio utilizzato per mescolare il liquido per ottenere il nastro (quindi, tutto ciò che ha avuto contatto con la soluzione composta da olio e soluzione caustica) che vedremo in seguito, tutti gli altri attrezzi possono essere puliti con acqua calda e detersivo per piatti a mano. La pentole, il frullatore ed il cucchiaio dovranno essere puliti in modo diverso.

Prima di tutto rimuovete quanto più sapone possibile con della carta assorbente, o carta di giornale, avendo l’attenzione di buttarli immediatamente (in un sacchetto)dopo il loro utilizzo.

A questo punto versate e cospargete del bicarbonato nella pentola e, aiutandovi con fogli di giornale o carta assorbente, cospargete su i residui di sapone dalla pentole, dal frullatore e dal cucchiaio. Ora potete completare la pulizia con acqua calda e detersivo per piatti.

 

La spugnetta che utilizzate per lavare tutti gli utensili riservatela poi solo per la pulizia di quest’ultimi.